Il budget per la comunicazione, questo sconosciuto.

Spesso i nostri account si scontrano con risposte dei potenziali (non) clienti del tipo: “non possiamo permetterci questo piano di comunicazione” oppure “vorremmo tanto fare un video ma non è il momento per affrontare nuove spese, non c’è budget”.

Vogliamo dirlo subito, questo atteggiamento verso chi ti sta offrendo una possibilità di visibilità, salvo rarissimi casi è da veri “loser”.

Una piccola o media azienda non può oggi esimersi dal definire una precisa cifra per la gestione generale annuale della comunicazione aziendale. A comporre il budget di branding concorrono principalmente:

  • cifra di investimento per i vari media (social, tv, etc. Il “media planning”);
  • costi di consulenza per i professionisti esterni;
  • costi di produzione dei materiali, di organizzazione degli eventi, di gestione dei social e delle attività digital.

Le voci che lo compongono saranno molteplici, ma l’ammontare dell’investimento sarà valutata a seconda degli obiettivi della propria brand strategy e chi non ne ha una non si meravigli se poi alla fine della corsa si resta sempre con quella sensazione di incompiutezza.

Oggi alla luce di questo scenario vogliamo ringraziare quei nostri clienti che nel 2018 a dispetto del loro budget ci hanno consentito di mettere su più di 22 piccole e medie produzioni video tra Campania, Lazio e Abruzzo, più di 2 al mese e siamo contenti di poter affermare che con i nostri video i loro brand sono migliorati sotto molteplici aspetti (dal posizionamento all’awareness, dalla vendita tramite e-commerce alla fidelizzazione dei loro clienti).

Loro hanno capito che fare video è il presente ed assieme a questo nostro articolo troverete un video dell’ottimo Marco Montemagno che se ancora non dovesse essere abbastanza chiaro ci sottolinea tutto il concetto.

A questo punto vorremmo ripetervi la domanda che da il titolo a questo articolo: come siamo messi col budget? parliamone!